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Nápoles, Italia
L’articolo rielabora i risultati di una ricerca condotta sul Contratto di Sviluppo, uno strumento divenuto centrale nella politica industriale italiana. Ciò che emerge è che la sua implementazione tende a generare territorialmente delle reti differenziate di attori e interessi. Il filo conduttore riguarda il ruolo delle singole imprese nella formazione e nella istituzionalizzazione delle reti, al fine comprendere se e come il suo utilizzo abbia influenzato le scelte decisionali e le strategie competitive delle imprese, innescando processi di ammodernamento organizzativo e facilitando i piani di sviluppo. Attraverso l’analisi sugli investimenti effettuati emerge che lo strumento risponde a tre differenti funzioni, le quali in alcuni casi si combinano: una funzione innovativa; una funzione redistributiva, una funzione di contenimento delle crisi industriali.
The paper elaborates the results of a research conducted on the use of the Development Contract by companies, an instrument that has become central to Italian industrial policy. What emerges is that the implementation of the contract tends to generate territorial differentiated networks of actors and interests. More specifically, the common thread concerns the role of individual companies in the formation and institutionalization of networks. The goal is to understand if and how the use of this tool has influenced the decision-making choices and competitive strategies of companies, triggering organizational modernization processes and facilitating development plans. Through the analysis of the investments made, it is therefore found that the Contract responds to three different functions, which in some cases are combined: an innovative function; a redistributive function, a containment function of industrial crises.
