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1. Il fenomeno cash pooling e le sue contraddizioni: fra vantaggi di tipo economico e problemi di natura giuridica. – 2. Segue. Le difficoltà di «messa a fuoco» dell’operazione nell’attuale contesto (normativo e operativo). – 3. Parzialità dell’attuale stato dell’arte. Transito verso il contratto. – 4. – Modelli di cash pooling «organizzativi» e «contrattuali» a confronto. La maggiore efficienza dell’opzione di tipo «contrattuale». – 5. Incompatibilità dell’approccio della letteratura corrente con la complessità del reale. Polimorfismo e pluralità dei contratti di cash pooling. – 6. Articolazioni strutturali e variabilità causale. Il «coordinamento dell’impresa di gruppo» quale unico, generico, sostrato comune. – 7. Dall’approccio contrattuale ai singoli modelli di cash pooling: l’operazione zero balance «con affidamento esclusivo alla pooler». – 8. Il problema degli spostamenti di liquidità fra i vari conti nel rapporto «esterno» fra banca e società del gruppo. – 9. Il problema dell’inquadramento degli spostamenti centrifughi e la sua rilevanza contabile. – 10. La solidarietà passiva delle periferiche rispetto agli spostamenti centripeti.
This essay aims at analyzing cash pooling contracts in corporate groups. Firstly, the article sets out the reasons why formalizing agreements between the parent company and its subsidiaries appears to be a better governance solution. However, the complexity of such phenomenon and the differences between existing contracts make it impossible to assume a single model-contract, fit for all kinds of cash pooling. Against this backdrop, the essay deals with some core and most widespread clauses, as well as with the intertwining between corporate cash pooling contracts and bank account contracts through which cash pooling is performed.
