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L’articolo analizza il contributo di Ricœur al dibattito francese del dopoguerra sulla possibilità e la natura del socialismo cristiano e personalista in due riviste, da un lato la rivista pluralista «Esprit» di Emmanuel Mounier, dall’altro la rivista di sinistra-protestante «Le Christianisme social». Tra i personalisti e i socialisti protestanti che si riunivano intorno a queste riviste, Ricœur trovò spiriti affini, alle prese con domande e ambizioni simili. Ricœur diventerà uno dei loro principali teorici. In primo luogo, ricostruisco brevemente l’ottimismo tragico e le sue implicazioni sociali generali che Ricœur trasse dalla sua fenomenologia della volontà in dialogo con l’esistenzialismo. Poi, discuto come queste implicazioni abbiano informato le sue riflessioni in «Esprit» e «Le Christianisme social» sulle dimensioni economiche, culturali e politiche del socialismo. Infine, sottolineo in che senso questi dibattiti hanno lasciato un segno duraturo nel pensiero di Ricœur.
