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Il saggio presenta una rassegna, teoricamente orientata, su tre prospettive interpretative concernenti lo sviluppo e la crisi in Europa, proposte da autori differenti (Halevi, Celi-Ginzburg-Guarascio-Simonazzi e Saraceno). Se ne sottolinea la ricchezza e, in molti aspetti, la loro complementarità, ma se ne evidenziano anche le tensioni interne e alcuni limiti. Il testo propone un discorso unitario, a volte basandosi sulle argomentazioni prese in prestito da tali autori, altre volte instaurando un dialogo con gli stessi. La prospettiva adottata nel saggio è volutamente parziale, e fornisce una critica che vuol far emergere la “verità interna” dei lavori analizzati, mostrando come essi siano in grado di illuminare i termini delle sfide attuali. In conclusione, si sosterrà la tesi secondo la quale la pandemia da coronavirus potrebbe spostare il focus della discussione e aprire nuove prospettive in termini di politica economica e intervento sociale, o, se si preferisce, detto in modo più semplice ma anche più diretto, in termini di sfide a livello politico e di azioni urgenti da intraprendere.
Parole chiave: aree valutarie ottimali, capitalismo trustificato, catene del valore, centralizzazione senza concentrazione, consumo a debito, economia sociale di produzione, Industria 4.0, Keynesismo privatizzato, ordoliberalismo, pandemia, politiche industriali, socializzazione degli investimenti.
