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Argentina
Durante la vigencia plena del Estado de Derecho Legal predominó, entre los juristas, primero, la teoría iuspositivista legalista y, luego, la teoría pura kelseniana. La creación del Derecho era fruto de la voluntad del legislador o del particular por medio del contrato, no requería ninguna justificación racional para sostener la validez de la norma jurídica. En tiempos del Estado de Derecho Constitucional se confirma la tesis de la necesaria reconciliación del Derecho con la razón práctica valorativa o moral, apelando a la filosofía aristotélico-tomista o a la kantiana. La validez de toda norma jurídica exige el control de justificación racional, de modo que el control de constitucionalidad se asimila al control de racionalidad. La doctrina de la sentencia arbitraria confirma esa teoría de la validez, y ella está respaldada no solo por la Constitución argentina sino también por razones intrínsecas u ontológicas del Derecho.
The plenary validity of the State of Legal Law, jurists predominated, first the legalistic iuspositivist theory and then the pure Kelsenian theory. In this framework, the creation of the law was the result of the will of the legislator or the individual through the contract, it did not require any rational justification to maintain the validity of the legal norm. In times of the State of Constitutional Law (EDC), the thesis of the necessary reconciliation of law with practical evaluative or moral reason is confirmed, appealing to Aristotelian-Thomist or Kantian philosophy. The validity of any legal norm requires the control of rational justification, so that control of constitutionality is assimilated to control of rationality. The doctrine of arbitrary sentence confirms this theory of validity, and it is supported not only by the Argentine Constitution but also for intrinsic or ontological reasons of law.
Durante la piena validità dello Stato di Diritto (dalla Rivoluzione Francese fino al dopoguerra) predominarono i giuristi, prima la teoria iuspositiva legalistica e poi la pura teoria kelseniana. In questo quadro, la creazione del diritto era il risultato della volontà del legislatore o dell’individuo mediante contratto, non richiedeva alcuna giustificazione razionale per sostenere la validità della norma giuridica. In tempi di Stato di Diritto Costituzionale (CED) si conferma la tesi della necessaria riconciliazione del diritto con la valutazione o ragione morale pratica, facendo appello alla filosofia aristotelico-tomista o kantiana. La validità di tutte le norme legali richiede il controllo della giustificazione razionale, in modo che il controllo della costituzionalità sia assimilato al controllo della razionalità. La dottrina del giudizio arbitrario conferma questa teoria della validità, ed è supportata non solo dalla Costituzione argentina ma anche da ragioni di diritto intrinseche o ontologiche. È possibile identificare fino a undici requisiti di quella razionalità che determina l’esistenza o la validità di una norma giuridica.
