Emanuela Viscovo
El “acto de nacimiento” de la investigación está constituido por la necesidad de “desvelar” el complejo trabajo del SPRAR (Sistema de Protección para Solicitantes de Asilo y Refugio) de la ciudad de L’Aquila. El objetivo principal es descubrir las modalidades de trabajo adoptadas en plena emergencia sanitaria generada por el virus SARS-CoV2 y las estrategias especificas de asesoría, orientación y acompañamiento pedagógico desarrolladas. Gracias a la adopción de una estrategia de investigación rigurosamente cualitativa y a la preciosa colaboración de algunos “testigos privilegiados” ha sido posible establecer contacto con la “realidad empírica” muy interesante.
Il punto di partenza del presente lavoro è costituito dalla necessità cognitiva di “disvelare” il complesso e articolato lavoro promosso, attivamente, dallo SPRAR (Servizi Per Richiedenti Asilo e Rifugiati) della città de L’Aquila. L’obiettivo cardine è quello di scoprire in che modo, l’equipe del progetto SPRAR, abbia fronteggiato l’emergenza sanitaria ancora in corso e quali strategie abbia attuato per mantenere alto il “livello di operatività”. A rendere empiricamente possibile tale macro-obiettivo è stata la preziosissima collaborazione da parte di alcuni testimoni privilegiatiinterni al progetto. Ampio spazio è stato dunque destinato al contatto con la realtà empirica; nello specifico, mediante l’adozione di un approccio esclusivamente di natura qualitativo, è stato possibile raccogliere una serie di informazioni di assoluta rilevanza conoscitiva.
The starting point of this work is the cognitive need to "reveal" the complex and articulated work actively promoted by the SPRAR (Services for Asylum Seekers and Refugees) of the city of L'Aquila. The key objective is to find out how the SPRAR project team has faced the ongoing health emergency and what strategies it has implemented to keep the "level of operation" high. To empirically make this macro-objective possible was the invaluable collaboration on the part of some privileged witnesses within the project. Ample space was therefore allocated to contact with empirical reality; specifically, by adopting an exclusively qualitative approach, it was possible to collect a series of information of absolute cognitive importance