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All'età di novantasei anni Marcello Gallo riflette su quanto la teoria pura del diritto di Hans Kelsen abbia influenzato la sua lunga carriera accademica di professore di diritto penale. Divenuto cieco, dovette dettare le sue considerazioni scientifiche all'avvocato Valentina Giuliana Brigandì. L'intervista di quest'ultima spiega l'origine e la struttura del libro di Gallo, che assume l'aspetto di una lunga lettera scritta direttamente allo "Stimatissimo Professor Kelsen":
questo è infatti il titolo del libro. In una ventina di brevi paragrafi Gallo esprime la sua opinione (non sempre coincidente con quella di Kelsen) sui temi centrali della dottrina kelseniana: la definizione di norma giuridica e la norma fondamentale, il ruolo della Corte Costituzionale, la sanzione e l'interpretazione, le lacune giuridiche e l'analogia. Gallo esamina anche l'indirizzo politico della teoria kelseniana e la critica di Kelsen al Processo di Norimberga.
At the age of ninety-six, Marcello Gallo reconsiders how Hans Kelsen's pure theory of law influenced his own intellectual work during his long academic career as a professor of criminal law. Since he became blind, he was forced to dictate his scientific reflections to lawyer Valentina Giuliana Brigandì. Her interview explains the origin and structure of Gallo's book, which looks like a long letter directly written to "The highly esteemed Professor Kelsen", which is actually the title of his book. In some twenty short paragraphs, Gallo provides his opinion (not always in fine with Kelsen's) about the central themes of Kelsen's doctrine: the definition of legal norm and the fundamental norm, the role played by the Constitutional Court, sanction and interpretation, the legal shortcomings and analogy. He also examines the politica! implications of Kelsen's legal theory and Kelsen's critique of the Nuremberg Trials.
