Anna M. Ponzellini
La transizione digitale ha un impatto potenzialmente disruptive sull’organizzazione del lavoro. In particolare, l’ubiquità delle tecnologie delle reti apre, per chi lavora, possibilità inedite di scelta dell’orario e del luogo dove lavorare. In questo testo, si esaminano alcuni schemi innovativi di organizzazione spazio-temporale del lavoro che si stanno diffondendo in specifici ambiti tecnico-organizzativi e occupazioni, sia nel lavoro subordinato che nel lavoro autonomo e on demand. Si tratta di modelli che ampliano la libertà dei lavoratori e migliorano significativamente qualità del lavoro ed equilibrio tra lavoro e vita. Tuttavia, da un lato, sfidano il ritardo nel cambiamento dei sistemi aziendali di coordinamento e controllo, e in particolare della misurazione delle prestazioni. Dall’altro, pongono seri problemi alle istituzioni sociali e alla regolazione del lavoro per la potenziale disarticolazione del mercato del lavoro e per la pervasività della sorveglianza.