Giuseppina Pizzolante
L’articolo esamina le nozioni di coniuge, unioni civili e convivenze, nelle direttive europee sulla libera circolazione e sul ricongiungimento familiare e nella legge italiana, al fine di mettere in discussione l’approccio tradizionale alla definizione di “famiglia”. Attraverso queste direttive, l’Unione europea esercita una significativa autorità sulla migrazione familiare, fornendo espressamente i pertinenti diritti derivati ai “coniugi” di cittadini europei e di cittadini stranieri regolarmente soggiornanti. Vengono considerate, inoltre, le questioni delle unioni civili, il cui riconoscimento, da parte dello Stato ospitante, condiziona il diritto alla libera circolazione. Il saggio analizza il caso SM, in cui la Corte di giustizia ha chiarito il significato del termine “discendente diretto” nella direttiva 2004/38/CE, presupposto giuridico delle norme in materia di libera circolazione e punto di partenza per una riflessione sull’evoluzione della disciplina della famiglia nel diritto dell’UE.
This Article considers the definitions of spouse, civil partner and partner in the Citizens’ Rights Directive, in the Family Reunification Directive and in the Italian Law in order to question the traditional approach to defining “family”. Through these Directives, the European Union exercises significant authority over family-based immigration, expressly providing immigration rights to the “spouses” of EU citizens and legal residents. It further highlights the problems created by basing free movement rights of civil partners on host state recognition of such partnerships. This paper provides a critical analysis of the SM Case, where the Court of Justice clarified the meaning of the term “direct descendant” in Directive 2004/38/EC as the starting point for a reflection on the evolving treatment of the family in EU law