Lo stile della motivazione delle sentenze spesso è lasciato, quasi un mandato aperto, all’estensore: egli ne assume la paternità e un quasidiritto morale d’autore. Questa scomposizione anticipatadella collegialità e “monocratizzazione” della motivazione genera imperfezioni e incertezze invece che sicurezza e nuoce alla qualità della risposta di giustizia. Ma per il processo amministrativo la “chiarezza” è oggi un dovere del giudice. Si suggeriscono infine alcuni canoni stilistici.
In Italian legal practice, the style of grounds of judgement is left to the writer, as an open mandate with intellectual paternity and an almost author moral right. This practice of decomposition of collegiality and “monocratization”generates imperfections and uncertainties, instead of certainty. This is detrimental to the quality of the response of justice. But for the administrative judgement the “clarity” is now a judge’s legal duty. Some practical suggestions of stylistic canons follow.