Paolo Fois
In the numerous EU law writings dealing with the integration of immigrants, the doctrine has focused on the principle that this must fundamentally tend to foster the gradual assimilation of immigrants into the social and economic fabric of the host country. In particular, the adoption of discriminatory policies against immigrants should be avoided as a matter of principle. Contrary to this mainstream view, according to which EU law ultimately considers cultural diversity as a barrier to be eliminated, the present study aims at pointing out that, at a European level, cultural diversity is a value that, albeit with certain particular limitations, has to be preserved and consolidated in order to promote a constructive dialogue between immigrants and citizens of the host country.
Nei numerosi scritti di diritto europeo dedicati all’integrazione degli immigrati la dottrina ha messo l’accento soprattutto sul principio che questa deve fondamentalmente tendere a favorire un progressivo inserimento degli immigrati nel tessuto economico e sociale del paese ospitante. Nei confronti degli immigrati sarebbe segnatamente da escludere, in linea di principio, il ricorso a politiche discriminatorie. Diversamente da questo diffuso indirizzo dottrinale, secondo il quale per il diritto dell’Unione la diversità culturale sarebbe in definitiva una “barriera” da eliminare, la presente indagine intende puntualizzare che anche a livello europeo la diversità culturale è vista -sia pur con taluni particolari limiti – come un valore da preservare e da rafforzare, al fine principalmente di promuovere un costruttivo dialogo fra gli immigrati e i cittadini del paese ospitante.