Patrizia Morello
La presunzione di accentuata pericolosità per titolo di reato e per ogni imputato impone di rinvenire una massima di esperienza che la giustifichi, pena l’irragionevolezza delle scelte legislative, censurabile in sede di giudizio di legittimità costituzionale. Se una massima di esperienza al riguardo sussiste in materia di delitti di criminalità organizzata o di terrorismo, analogamente non può dirsi per il delitto di peculato. È questa è la posizione assunta dalla Corte di cassazione, Sez. I, n. 31853/2019, nel sollevare questione di legittimità costituzionale dell’all’art. 4-bis ord. pen. (L. 354/’75), esteso di recente, dall’art.
1 comma 6 lett. b) L. c.d. “spazzacorrotti” (L. n. 3/2019) a taluni delitti contro la pubblica amministrazione.
In aggiunta alla soluzione tracciata dalla Corte di cassazione se ne sarebbe potuta, tuttavia, segnalare un’altra, sul versante del principio di irretroattività sfavorevole di cui all’art. 25, co. 2, Cost.
The presumption of accentuated danger by title of crime and for each accused imposes to find a maxim of experience that justifies it, under penalty of the unreasonableness of the legislative choices, censurable in the judgment of constitutional legitimacy.
If a maximum of experience in this regard subsists in matters of organized crime or terrorism, similarly it cannot be said for the pecu-side crime. This is the position taken by the Court of Cassation, Section I, n. 31853/2019, in raising the question of constitutional legitimacy of the art. 4-bis ord. pen. (L. 354 / ’75), recently extended, by art. 1 paragraph 6 lett. b) L. c.d. "spazzacorrotti" (Law n. 3/2019) to certain crimes against the public administration. In addition to the solution drawn up by the Court of Cassation, it would have been possible, however, to point out another, on the side of the principle of unfavorable non-retroactivity pursuant to art. 25, co. 2, Const.