La recente l. 28 aprile 2014, n. 67, è destinata a modificare, tra l’altro, il settore cruciale delle sanzioni penali detentive. Le deleghe al Governo, come la sospensione del procedimento con messa alla prova, tuttavia appaiono assai riduttive rispetto alle attese ed, in ogni caso, non potranno avere una significativa incidenza, anche a medio termine, sulla condizione carceraria. Il carattere estremamente modesto e limitato della riforma, caratterizzato dall’eccessiva discrezionalità del giudice, rischia di nuocere alla giustizia distributiva e all’uguaglianza di trattamento.