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The aim of this article is to evaluate the current crisis of the strong model of the constitutional principle of harmfulness, based on o critical approach to the protected interest, in order to establish whether it should be dropped in favor of alternative legitimacy paradigms of criminal law, or whether it can be reviewed and placed again at the heart of the constitutional model of criminal law. The Author leans toward the latter and justifies his conclusions with three arguments. Firstly, the alternative conceivable scenarios are considerad inadequate. Secondly, this conclusión is in line with some recent trends in the ordinary and constitutional case-law. Thirdly, the constitutional architecture of criminal law principles — legality, culpability, rehabilitation of convicts — is based on and justified only by full compliance with the principle of harmfulness, whereby only those conducts that infringe constitutionally relevant rights can be lawfully punished.
II lavoro si propone di valutare l'attuale crisi del modello forte del principio costituzionale di offensività, basato su una concezione critica del bene giuridico per verificare se esso debba essere abbandonato in favore di scenari alternativi di legittimazione del diritto penale oppure se possa essere aggiornato e posto nuovamente al centro del modello costituzionale del diritto penale. La conclusione è quella di propendere per questa seconda alternativa, giudicando inadeguati gli scenari alternativi ipotizzabili ed osservando che in tal senso si muovono rilevanti recenti tendenze della giurisprudenza ordinaria e di quella costituzionale e che l'intera impalcatura dei principi penalistici della Costituzione — legalità. colpevolezza, rieducazione del condannato — si regge e si giustifica soltanto con il pieno sostegno del principio di offensività, quale affermazione della legittimità di punire solo fatti che violino beni di rilevanza costituzionale.
