L’Autore propone, a partire dal volume di Kervégan, una lettura del pensiero di Carl Schmitt che ne valorizzi la dimensione metafisica, presente soprattutto nella nozione di elemento. Le grandi immagini che il filosofo tedesco riesce a mobilitare sarebbero, infatti, indicative di una concezione della storia come conflitto tra elementi fondamentali – come si evince in “Terra e mare” – e che trova coerente epilogo nelle possibilità che, a partire dal Nomos, si aprono in vista di una nuova configurazione elementare del mondo.
Starting from Kervégan’s work, the author deals with the right approach to the study of Carl Schmitt. He opts for deriving all Schmitt’s legal and political ideas from his metaphysical understanding. The grand images the German philosopher is able to create reveal his conception of world history as a tale of conflicts among basic elements (as in Land and See) which finds its coherent epilogue in the new elementary configuration opened by the Nomos