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Proposito di questo scritto è quello di approfondire l’analisi del nichilismo e del nihil che vi sta alla base in modo tale da mostrare come la considerazione vattimiana del nichilismo provenga da una visione con dualistica di nihil . La formulazione contraddittoria contenuta nel titolo “ricordare il dimenticato” sta a denotare la necessità del confronto con le contraddizioni della relazionalità e del vuoto che provengono dal nulla. Nello sviluppo delle mie tesi mi concentrerò sulla “vocazione nichilista dell’ermeneutica” presentata da Vattimo nel contesto della post - modernità affiancandola alla prospettiva della scuola di Kyoto sul nichilismo, soprattutto per quel che riguarda Nishitani e Nishida. Basando la mia argomentazione sulla differenza linguistica dei termini italiani ‘niente’ e ‘nulla’ presenterò almeno due differenti concezioni di null ità sulle quali si possono costruire differenti forme di nichilismo: uno opposizionale e uno relazionale.
The purpose of this article is to analyze nihilism and the conception of nihil which it is based on in order to show how Vattimo’s consideration of nihilism comes from a non - dualistic view of this nihil . The contradictory phrase contained in the title of t his article, “remember the forgotten”, points at the necessity of dealing with the contradictions of relationality and emptiness arising from this nothingness. In developing my thesis, I will focus on the “nihilistic vocation of hermeneutics” presented by Vattimo in the context of post - modernity and I will combine it with perspectives on nihilism and nothingness found in the Kyoto School, especially the ones of Nishida of Nishitani. Basing my argumentation on the linguistic difference between the Italian te rms ‘ niente ’ and ‘ nulla ’, I will present at least two different ways of understanding nothingness on which different forms of nihilism can be built: an oppositional and a relational one.
