Francesca Pia Bisceglia
Mediante la sentenza in commento, la Suprema Corte torna a pronunciarsi sul controverso ambito applicativo dell’art. 590-sexies c.p., introdotto nel tessuto codicistico dalla recente riforma “Gelli-Bianco”, e sui relativi corollari di diritto intertemporale. In senso del tutto opposto alla prima presa di posizione della giurisprudenza di legittimità sull’argomento, ciò che ne scaturisce è un’interpretazione fortemente ossequiosa della littera legis ma che, al contempo, espone il novum normativo a seri dubbi di legittimità costituzionale.
Il presente contributo tenta proprio di far luce sui profili di manifesta irragionevolezza, ipotizzandone altresì le ragioni, nel prevedere una sostanziale impunità dell’esercente la professione sanitaria per ogni caso di imperita applicazione di linee guida correttamente individuate per il caso di specie, indipenden-temente dal grado della colpa.
By the sentence in question, Court of Cassation returns on the field of application of art. 590 sexies c.p., introduced by the recent Gelli-Bianco reform. In the opposite direction to its first statement on the subject, the result is a respectful of littera legis interpretation but, at the same time, it exposes the reform law to serious doubts concerning its constitutionality.
This work seeks to provide a clearer understanding of the irrational aspects in predicting a substantial impunity for health workers in every case of unskilled application of properly individuated guidelines.