Daniel Pommier Vincelli
La recente pubblicazione della quarta edizione di Public Management Reform di Christopher Pollitt e Geert Bouckaert si concentra sull’impatto della grande recessione che ha colpito le economie avanzate dal 2008 sul processo riformatore. Il lavoro di Pollitt e Bouckaert è un ampio studio comparativo delle attuali riforme delle pubbliche amministrazioni, il cui modello più noto è il cosiddetto “New Public Management” (NPM). Il NPM si basa su un approccio orientato al mercato e competitivo ed è spesso associato alla diffusione di idee neo-liberiste e alla riduzione della spesa pubblica. I due autori contestano l’idea che il NPM sia un modello egemonico, sottolineando le dinamiche e le tradizioni nazionali alla base delle riforme della pubblica amministrazione. Lo scopo di questo articolo è quello di inquadrare l’analisi di Pollitt e Bouckaert all’interno del caso italiano, utilizzando l’approccio storico di Sabino Cassese, che delinea le tendenze ricorrenti della storia amministrativa italiana.