Il saggio descrive l’evoluzione delle relazioni industriali e delle riforme del mercato del lavoro in Italia. Si mostra come l’interazione fra deregolamentazione del lavoro, politiche di austerità e riforme nei settori della tassazione, delle pensioni e del welfare abbia aggravato la precarietà, la disuguaglianza e la povertà. L’analisi evidenzia i costi che derivano dall’affidarsi esclusivamente a riforme volte ad accrescere la flessibilità del mercato del lavoro per rilanciare l’occupazione e la crescita. Si conclude che una ripresa del dialogo sociale e l’abbandono delle politiche di austerità a favore di un’efficace politica industriale possono fornire una ricetta migliore per superare la crisi e affrontare le sfide dell’innovazione tecnologica e della competizione globale.