Over the last few years, more and more Italian couples have gone abroad to find a surrogate mother in order to have a child of their own. The main question arising from this phenomenon is whether or not such couples should be prosecuted for breaking the Italian law that prohibits surrogacy arrangements. In fact, such couples have engaged abroad in an activity that is legal in the foreign country, but not in their home country. This paper discusses three criminal offences that are potentially related to surrogacy: the offence governed by Art. 12 § 6 of the Medically Assisted Reproduction Act (Law 40/2004), which punishes anyone who resorts to surrogacy; the offence of "alteration of status through false declarations" (art. 567 § 2 of the Italian Criminal Code); and the offence of "misrepresentation or false statement of personal qualities to a public official" (art. 495 § 2 n. 1 of the Italian Criminal Code). Finally, the author argues that Italian couples that have benefited from surrogate motherhood in a foreign country where surrogacy is allowed have not committed any offence pursuant to the Italian criminal law.
È un fenomeno in costante crescita quello rappresentato dalle coppie italiane che decidono di concepire un figlio ricorrendo all'estero alia matemita surrogata. In relazione a questo fenomeno, ci si domanda se debba rispondere penalmente chi, aggirando il divieto posto dalla legge n. 40/2004, realizza tale pratica in uno Stato estero nel quale non esista una normativa analoga a quella italiana. L'esame delle diverse fattispecie di reato che possqno essere astrattamente ipotizzate in questo caso — dal reato previsto dall'art. 12 co. 6 della legge n. 40/2004 che punisce chi realizza la matemita surrogata, al delitto di alterazione di stato (art. 567 co. 2 c.p.) o di falsa attestazione o dichiarazione su qualita personali (art. 495 co. 2 n. 1 c.p.) — porta a concludere che nessuna di esse puo essere applicata quando la matemita surrogata si e svolta in uno Stato estero che non pone alcun divieto di ricorrere a tale pratica.
SOMMARIO: 1. Premessa: il caso. — 2.11 reato previsto dall'art. 12 co. 6 della legge n. 40/2004.
— 2.1. Gli elementi della fattispecie: la nozione di "matemita surrogata". — 2.2. (Segue) la condotta punita dall'art. 12 co. 6 della legge 40/2004. — 2.3. Possibilita di applicare la legge penale italiana a fatti commessi all'estero. — 2.3.1. II requisite della doppia incriminazione: impostazione del problema. — 2.3.2. (Segue) la nostra opinione. — 2.4.
Prima conclusione: inapplicabilita del reato previsto dall'art. 12 co. 6 legge n. 40/2004.
— 3. II reato di alterazione di stato (art. 567 co. 2 c.p.). — 4. Le false comunicazioni a pubblico ufficiale (art. 495 co. 2 n. 1 c.p.). — 5. Conclusioni.