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Il presente lavoro si propone di analizzare la fattibilità di introdurre un Sussidio europeo di disoccupazione (EUBS), nato come strumento per far fronte ai rischi derivanti dagli shock asimmetrici tra Paesi. L’attuazione di un sistema comune europeo di disoccupazione, infatti, presenta una serie di difficoltà. È necessario, prima di tutto, analizzare la compatibilità giuridica tra i trattati UE e una forma di EUBS. Inoltre, è utile esplorare la possibile coesistenza di un EUBS con i sussidi nazionali (in questo caso italiani) a favore di coloro che si trovano in una situazione di disoccupazione involontaria. Dopo aver analizzato questi problemi è molto importante analizzare la gestione amministrativa di tale sistema nell’ambito di un governo europeo multi-livello, in un contesto in cui il Metodo aperto di coordinamento (MAC) presenta ancora oggi dei problemi, e in cui non esiste un’armonizzazione dei sistemi di protezione sociale. È inoltre interessante analizzare il possibile collegamento tra un EUBS e un Reddito minimo europeo. La domanda che ha ispirato questo lavoro è la seguente: l’EUBS è solo un buon stabilizzatore economico o potrebbe essere ispirato al principio di solidarietà tra gli Stati membri, in un contesto in cui la solidarietà è messa in ombra da esigenze di stabilita economica e finanziaria nell’Unione?
