Sergio Menchini
il lavoro esamina la connessione nel giudizio amministrativo di legittimità, analizzando le implicazioni processuali della connessione sostanziale tra atti e provvedimenti coinvolgenti i medesimi soggetti. A tal fine, sono isolate le singole figure di connessione rilevanti tra le domande giudiziali ed i rispettivi oggetti, e di ciascuna e posto in luce il valore rispetto agli istituti processuali che prendono in considerazione, direttamente o indirettamente, la connessione tra gli elementi della loro fattispecie. Evidenziato che, sotto il profilo in considerazione, nel processo amministrativo di legittimità nullo o scarso valore hanno la connessione meramente soggettiva e quella fattuale, I'indagine si concentra sulle figure di connessione oggettiva, che esprimono un nesso di pregiudizialità-dipendenza tra atti e provvedimenti. A tale riguardo, è operata una distinzione per sotto-tipi, che sono definiti, riprendendo in parte la terminologia di Mario Nigro, come connessione per presupposizione, per regolazione e procedimentale. Rispetto a ciascuna di tali figure, e chiarita innanzitutto la struttura del nesso di diritto sostanziale, al fine di porre in luce se le discipline giuridiche degli atti e dei provvedimenti connessi debbano o meno essere coordinate; solo dopo aver fatto ciò, si passa a verificare, con analisi separata per ciascuna figura, con quali strumenti il diritto processuale assicura che il nesso impostato dal diritto sostanziale tra gli atti ed i provvedimenti non sia reciso nel momento del giudizio, attraverso gli istituti del simultaneus processus, della sospensione necessaria dei giudizi, dell'efficacia (espansiva e rifiessa) del giudicato.