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Nell'ampia e variegata categoria dei provvedimenti magistratuali volti a garantire la tutela dei flumina publica si segnalano, tra gli altri, i due interdetti che perseguono (secondo la rispettiva funzione, e dunque in chiave proibitoria o restitutoria) le condotte atte a cagionare un'alterazione della fluenza idrica ('aliter fluere'). Attraverso l'esegesi sistematica dei passi (desunti dal commentario ad edictum di Ulpiano, e da ultimo raccolti in D. 43, 13) che a tali interdicta si riferiscono, il presente saggio ne analizza i contenuti salienti. ella parte centrale dello scritto ci si sofferma, seguendo gli spunti interpretativi e le esemplificazioni offerte dalla riflessione di Ulpiano, sul problema che riguarda la determinazione del contenuto dell'evento dannoso. Nell'economia della trattazione assume un rilievo del tutto particolare iI tema dell'interesse protetto, che percorre sotto traccia l'intera disciplina di riferirmento (emergendo con palmare evidenza dall'approfondimento relativo all'opponibilità dell'eccezione 'quod eius riuae muniendae causa non fiet'), in questo ambito si segnalano, da un lato, la nozione di utilitas (pubblica, oppure soggettiva dei frontisti), dall'altro i profili di esperibilità dei relativi mezzi di tutela.
