Marco Pelissero
1. La velocità delle riforme tra i toni cupi di un binomio costante: politiche di sicurezza e immigrazione. La necessità di una riflessione.- 2. I Moniti della Corte costituzionale, ovvero dello Stato di diritto: inderogabilità e flessibilità dei principi.- 3. Gli interventi del legislatore sullo statuto penale dell'immigrato irregolare.- 3.1. I primi segni di insofferenza del legislatore per il diritto penale del fatto.- 3.2. Dalla pericolosità da prevenire alla pericolosità da punire.- 3.3. Dal diritto penale del fatto al diritto penale d'autore.- 4.I recenti interventi della Corte costituzionale continuità e limiti.- 5. I nuovi scenari aperti dalla Corte di giustizia UE.- 6. Gli effetti diretti ed effetti riflessi della criminalizzazione dello status di immigrato irregolare.- 7. Bagatellizzazione della libertà personale dell'immigrato irregolare: la soluzione amministrativa dei Centri di identificazione e espulsione.- 8. La gestione di fatto dell'immigrazione irregolare ovvero dell'ineffettività della disciplina amministrativa.- 9. La progressiva erosione dello Stato di diritto.- 9.1. La logica della esclusione: il volto ambiguo del doppio binario nel potenziamento delle pene e delle misure di sicurezza.- 9.2. La perdita di sussidiarietà del diritto penale: davvero una funzione servente del diritto penali agli strumenti di espulsione amministrativa? - 9.3. Il ruolo effettivo del diritto penale dell'immigrato irregolare: la specialità del diritto penale dello straniero.- 9.4. Il contributo del diritto penale simbolico nella (pericolosa) costruzione della tutela penale dell'identità (dai Rassengesetze agli Ausländersgesetze).- 10. Dallo Stato di diritto allo Stato di prevenzione nello specchio dello statuto penale dell'immigrato irregolare.- Postilla: il decretolegge n. 89/2011 tra nuovi scenari e vecchie prospettive.