L’articolo si concentra sulla visione filosofica della bioetica e del biodiritto di Francesco D’Agostino. Nel primo paragrafo viene evidenziata la sua particolare visione bioetica, che può essere descritta come cattolica e laica allo stesso tempo. Nel secondo, viene ricostruita la prospettiva teorica della sua bioetica. Nel terzo, l’attenzione si concentra sulla “vita” come oggetto della bioetica, a partire dalla distinzione terminologica tra zoé e bios. Nel quarto e nel quinto si discute la posizione di D’Agostino nei confronti delle nuove tecnologie, con particolare attenzione a quelle di inizio e fine vita. Nel sesto, si esamina il concetto di fragilità nella sua filosofia, che viene contrapposto come valore rispetto al perfezionismo del potenziamento tecnologico. Infine, nell’ultimo paragrafo il tema centrale è l’etica della cura. L’obiettivo dell’articolo è quindi quello di mostrare la rilevanza e l’innovatività del contributo di Francesco D’Agostino alla bioetica e al biodiritto.
The article focuses on Francesco D’Agostino’s philosophical view of bioethics and biolaw. In the first paragraph, his particular bioethical vision, which can be described as both Catholic and secular at the same time, is highlighted. In the second, the theoretical perspective of his bioethics is reconstructed. In the third, the focus is on ‘life’ as the object of bioethics, starting with the terminological distinction between zoé and bios. In the fourth and fifth, D’Agostino’s position vis-à-vis new technologies is discussed, with a particular focus on those of the beginning and end of life. In the sixth, the concept of fragility in his philosophy is examined, which is contrasted as a value against the perfectionism of technological enhancement. Finally, in the last paragraph the central theme is the ethics of care. The aim of the article is thus to show the relevance and innovativeness of Francesco D’Agostino’s contribution to bioethics and biolaw.