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The reform of sexual crimes, implemented with the law. n. 66 of 1996, can be defined as unfinished for not having heeded the warning of those who hoped for a reformulation of the crime of sexual violence without references to coercive methods and based on the mere absence of the victim's consent. Over the years, jurisprudence has made up for the lack of courage shown by the legislator with a corrective interpretation aimed at guaranteeing greater protection of human rights. Although the application extension of the case is in line with the requests coming from international organization, the hiatus remains with the fundamental principle of legality. There is therefore a need for regulatory provisions that are no longer in step with the changed social values to be remedied by the legislator with a reform that cannot be postponed
La riforma dei delitti sessuali, attuata con la l. n. 66 del 1996, può definirsi una incompiuta per non aver recepito il monito di quanti auspicavano una riformulazione del delitto di violenza sessuale priva di riferimenti alle modalità costrittive e basata sulla mera assenza del consenso della vittima. Negli anni, al poco coraggio dimostrato dal legislatore ha supplito la giurisprudenza con una interpretazione correttiva volta a garantire una maggiore tutela dei diritti umani. Nonostante l’estensione applicativa della fattispecie sia in linea con le sollecitazioni provenienti dagli organismi sovranazionali, resta lo iato con il fondamentale principio di legalità. Si ha quindi l’esigenza che disposizioni normative non più al passo con i mutati valori sociali siano sanate dal legislatore con una riforma ormai improcrastinabile
