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Fabrizio Figorilli
La materia della documentazione interdittiva antimafia ha rappresentato negli ultimi anni uno dei temi che maggiormente hanno attirato l’interesse della riflessione teorica. L’analisi dell’evoluzione che ha subito l’istituto con particolare riferimento alla previsione (introdotta con la riforma del 2021) di un contraddittorio obbligatorio con il futuro destinatario della misura preventiva, rappresenta il punto di arrivo di un articolato dibattito dottrinale e soprattutto giurisprudenziale tanto avanti agli organi giurisdizionali interni che eurounitari. La nuova disciplina assume pertanto un significato preciso in ordine alla possibilità di vedere riconosciuti i principi del giusto procedimento e del giusto processo in un settore così delicato, all’interno del quale vanno salvaguardati tanto gli interessi dei singoli che quello più generale di una protezione adeguata del sistema economico dai tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata
The subject of anti-mafia interdiction documentation has in recent years been one of the topics that have most attracted the interest of theoretical reflection. The analysis of the evolution that the institution has undergone with reference to the provision (introduced with the 2021 reform) of a compulsory cross-examination with the future recipient of the preventive measure, represents the culmination of an articulated doctrinal and especially jurisprudential debate both before the domestic and European Union courts. The new rules therefore take on a precise significance about the possibility of seeing the principles of due process and due process recognized in such a sensitive area, within which both the interests of individuals and the more general interest of adequate protection of the economic system from attempts to infiltrate organized crime must be preserved
