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Gaia Caneschi
The fascinating perspectives of using artificial intelligence in criminal justice cannot exclude those concerning its use in the enforcement phase. Therefore, this article analyzes the developments and future implications of artificial intelligence in the penitentiary sector, where its use — especially in non-European countries — is already quite widespread. Although the critical issues of the Italian penitentiary system that deserve to be addressed by urgent and immediately impactful reformatory interventions are first and foremost those relating to the inhumane conditions of detention, the analysis on the potential use of advanced technological tools is both a source of inspiration for potential solutions to make this phase more efficient and an opportunity to reflect on the effects that, if introduced, such innovative means could have on the fundamental rights of persons held in custody.
Dalle affascinanti prospettive di impiego dell'intelligenza artificiale nella giustizia penale non si possono escludere quelle relative al suo utilizzo nella fase dell'esecuzione della pena. Il lavoro, pertanto, si interroga sugli sviluppi e sulle future implicazioni dell'intelligenza artificiale nel settore penitenziario, ove il suo utilizzo — specie in Paesi extra-europei — è già piuttosto diffuso. Sebbene le criticità del sistema penitenziario italiano, che meriterebbero di essere affrontate con un intervento riformatore urgente e immediatamente incisivo, siano anzitutto quelle legate alle disumane condizioni detentive, l'indagine sulle potenzialità d'uso degli strumenti tecnologici avanzati è al contempo una fonte d'ispirazione per possibili soluzioni di efficientamento della fase e un'occasione di riflessione sulle ricadute che, se introdotti, tali innovativi mezzi potrebbero avere sui diritti fondamentali delle persone detenute.
