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Filippo Marchetti
For more than two decades now, the Italian legislator has opened the doors of the precautionary measures proceedings to the victim, giving rise to a precautionary micro-system for the protection of the offended party. However, the operation has not gone uneventfully, having affected, at several levels, the guarantees given to the defendant. Hence the need to put the result of the legislative operation under careful monitoring, in order to avoid that, in pursuing the appreciable intention of protecting the offended party, the rights of those who are destined to suffer limitations on their personal freedom may be lost sight of. Therefore, the purpose of this paper is to analyse the impact of the instruments aiming at protecting the victim on the fundamental principles on which the precautionary system is based
Da ormai più di due decenni, il legislatore italiano ha aperto le porte del procedimento cautelare de libertate alla vittima, dando vita ad un vero e proprio microsistema cautelare di protezione dell’offeso.
L’operazione non si è, tuttavia, rivelata priva di complicazioni, avendo impattato, a più livelli, sulle garanzie attribuite all’imputato. Di qui la necessità di sottoporre il risultato dell’operazione legislativa ad un attento monitoraggio, per evitare che, nel perseguire il pur apprezzabile intento di tutelare la persona offesa, si possano perdere di vista i diritti di chi è destinato a subire limitazioni della propria libertà personale. Lo scopo del presente lavoro è, pertanto, quello di analizzare l’impatto delle regole cautelari a tutela della vittima sui princìpi fondamentali su cui si regge il sistema de libertate.
