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Giancarlo De Vero
The social perception of the "hostile" connotation of Mafia-style crimes does not seem to be unanimous. From a legislative perspective, this is confirmed by the different orientations that have been followed over time. With regard to the development or review of the provisions governing the different criminal offences in order to deal with the evolution of organized crime, one can notice a remarkable hesitation, which invariably paves the way to an uncertain case law: this is especially evident in regard to the rules governing Mafia connections and to the crucial issues of criminal liability for "delocalized" Mafia organizations and of the extension of Mafia-like methods to bribery. Within the framework of the detention legislation, what still comes out strongly is the enemy connotation of Mafia-style crimes, to the point of undermining the rehabilitation purpose of punishment. An example of this is the issue of those crimes for which no exception to detention is admitted, which is left to the constitutional case law, following in the footsteps of European Court of Human Rights, along a path that has not yet come to an end.
La percezione sociale della carica di 'ostilità' insita nella criminalità mafiosa non appare del tutto coesa. Ciò trova riscontro, a livello legislativo, nell'alternanza di diversi orientamenti. Sul piano della costruzione o dell'aggiornamento di figure delittuose adeguate a fronteggiare l'evoluzione del fenomeno criminale si registrano notevoli esitazioni, che aprono inevitabilmente la strada ad un incerto diritto giurisprudenziale: ciò accade con riferimento allo statuto della contiguità mafiosa e alle cruciali questioni della rilevanza penale delle mafie "delocalizzate" così come dell'estensione del metodo mafioso alle pratiche corruttive. Sul piano della legislazione penitenziaria riemerge invece prepotente la connotazione nemicale della criminalità mafiosa, fino al punto di pregiudicare il finalismo rieducativo della pena: esemplare è la vicenda dei reati c.d. ostativi, demandata alla giurisprudenza costituzionale, sulle orme della Corte di Straburgo, lungo un percorso ancora non compiuto.
