La nozione di 'autorità giudiziaria' nell'interpretazione della corte di giustizia: un discutibile discrimen tra mandato d' arrestoeuropeo e ordine europeo di indagine

• Irene Milazzo ^[1]
  1. [1] University of Bologna

     University of Bologna

     Bolonia, Italia

     
• Localización: Rivista italiana di diritto e procedura penale, ISSN 0557-1391, Nº 4, 2021, págs. 1473-1493
• Idioma: italiano
• Títulos paralelos:
  • The Notion of ‘Judicial Authority’ in the Case-Law of the European Court of J ustice: A Questionable Distinction between the European Arrest Warrant and the European Investigation Order
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• Resumen
  • English

    This paper offers a critical analysis of the concept of 'judicial authority' as interpreted by the ECJ with two judgments concerning the execution of the EAW and the issuance of the EIO, respectively. While, with regard to the EAW, the Court reaches similar conclusions as to the well-known position on the issuing authority, the independence of the public prosecutor is, conversely, not deemed necessary for the purpose of cooperation aimed at gathering evidence. Starting from the reasons underlying such differentiated approach, an alternative, more protective interpretation of this autonomous notion of EU law is put forward within the context of the two instruments investigated here. This paper first highlights how, due to the restriction of personal freedom resulting from the execution of the EAW, an independent body that also fully complies with all jurisdictional requirements should be in charge. Then, the Author tries to emphasize the reasons why the intrusion into fundamental rights caused by the EIO should not escape the scrutiny of judicial authorities capable of providing adequate guarantees of independence from the executive power.

  • italiano

    Il presente contributo offre un'analisi critica del concetto di ‘autorità giudiziaria' come interpretato dalla Corte di Lussemburgo con due sentenze riguardanti, rispettivamente, l'esecuzione dell'euromandato e l'emissione dell'ordine europeo di indagine. Se, in relazione al MAE, la Corte giunge a conclusioni analoghe a quelle ben note relative all'autorità emittente, al contrario l'indipendenza del pubblico ministero non è ritenuta necessaria ai fini della cooperazione volta alla raccolta di materiale probatorio. Muovendo dalle ragioni poste a fondamento di un simile approccio differenziato, si propone una chiave di lettura alternativa e più garantista di tale nozione autonoma del diritto dell'Unione nell'ambito dei due strumenti in esame. Dapprima, lo scritto mette in luce come il vulnus alla libertà personale arrecato dall'esecuzione del MAE meriterebbe la competenza di un organo non solo indipendente, ma pienamente dotato del crisma della giurisdizionalità. In una seconda parte, poi, si cerca di evidenziare i motivi per cui l'intrusione nei diritti fondamentali determinata dall'OEI non dovrebbe sfuggire al vaglio di autorità giudiziarie che forniscano adeguate garanzie di indipendenza dal potere esecutivo.