Lo scritto si sofferma sui profili di novità, introdotti dalla Legge Delega n. 134 del 2021, in materia di udienza preliminare, con particolare riferimento al controllo giurisdizionale sulla descrizione del fatto oggetto di imputazione. La Legge Delega conferisce al giudice dell’udienza preliminare, in caso di violazione degli standard descrittivi dell’addebito imposti dall’art. 417, comma 1, lett. b) c.p.p., il potere, una volta sentite le parti e solo quando il pubblico ministero non provvede alla riformulazione dell'imputazione, di dichiarare, anche d'ufficio, la nullità della richiesta di rinvio a giudizio e restituire gli atti. La soluzione offerta dal legislatore delegante, benché rappresenti un passo in avanti rispetto agli itinerari giurisprudenziali da cui la riforma stessa trae ispirazione, si risolve in un insoddisfacente compromesso, sbilanciato a favore del fine economico del processo.
This article deals with some of the latest changes in Italian Criminal Procedural Law, which are about to be introduced following Delegation Law n. 134/2021, with reference to the jurisdictional control on the content of the indictment, operated in the preliminary hearing. The Delegation Law confers on the judge of the preliminary hearing, in case of violation of the descriptive standards of the charge imposed by art. 417, paragraph 1, lett. b) c.p.p., the power, once the parties have been heard and only when the public Prosecutor fails to reformulate the charge, to declare, even ex officio, the nullity of the indictment. The solution offered by the delegating legislator, although it represents a step ahead of the precedent case law from which the reform itself draws inspiration, appears to be an unsatisfactory compromise solution, unbalanced towards more process efficiency.