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L’autore nell’opera si sofferma sul tema delle linee guida ANAC, cercando di ricostruire il quadro giuridico dalle stesse offerto ed in particolar modo soffermandosi sul tema del rapporto fra piano amministrativo e penale, essendo quest’ultimo un tema quanto mai attuale, proprio in considerazione dell’orientarsi di alcune parti dell’ordinamento giuridico italiano in direzione di sistemi di regolazione normativi flessibili. In particolare, l’autore si impegna a risolvere il problema della qualificazione giuridica delle linee guida ANAC, superando l’impostazione del Consiglio di Stato sul tema per poi procedere all’individuazione del ruolo delle suddette linee guida in termine di rilevanza penale, specialmente ai sensi dell’art. 323 c.p. in caso di violazione delle stesse.
In this work, the author focuses on the theme of the ANAC guidelines, trying to reconstruct the legal framework offered by them and in particular focusing on the issue of the relationship between the administrative and criminal level, the latter being a very topical issue, precisely in view of the orientation of certain parts of the Italian legal system towards flexible regulatory systems. In particular, the author undertakes to resolve the problem of the legal qualification of the ANAC guidelines, going beyond the approach of the Council of State on the subject and then proceed to the identification of the role of the aforementioned guidelines in terms of criminal relevance, especially in accordance with art. 323 c.p. in case of violation of the same
