Fra gli scritti di Roberto Grossatesta solo in parte editi e studiati sono da ritenere di particolare interesse le raccolte di Dicta, di Sermones e dei commenti ai Salmi 1–100. La caratteristica comune a queste raccolte sembra sia quella di non essere state fatte oggetto di una vera e propria revisione finale da parte dell’autore. Quanto ai Dicta, ci è giunto il colophon (che si trova però come prologo in parte dei manoscritti) in cui l’autore parla in prima persona e ci illumina sulla genesi della raccolta, sugli scopi che l’hanno originata, sugli anni in cui l’ha costituita (« dum in scolis morabar »). Allo scopo di apportare nuovi elementi che possano contribuire a fare maggiore chiarezza sulla genesi della raccolta dei Dicta, si propone l’esame dei Dicta 109, 110 e 111
Of special interest among Robert Grosseteste’s somewhat understudied writings are his collections of Dicta, Sermones, and commentaries on Psalms 1–100. What these works have in common is the fact that they appear not to have been subjected to any actual revision by the author. For the Dicta, a colophon (appearing as a prologue in some manuscripts) has been transmitted to us. In this colophon, the author speaks in the first person and informs us about the genesis of the collection, its purposes, and the years when it was composed (« dum in scolis morabar »). The present study examines Dicta 109, 110, and 111 with the aim of providing new evidence about the origin of the Dicta