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Luciana Goisis
La riforma dei delitti contro l'uguaglianza, attualmente in discussione alla Camera, volta a modificare gli artt. 604-bis e ter c.p. in materia di violenza o discriminazione per motivi di. sesso, di genere, di orientamento sessuale o di identità di genere, introducendo misure di prevenzione e di contrasto a tali forme di discriminazione, accanto alle misure già previste per le discriminazioni razziali, etniche e religiose, vuole realizzare a pieno il principio di uguaglianza, scolpito nell'art. 3 della Costituzione italiana, apprestando una tutela rafforzata dei soggetti che, secondo la vittimologia, alla luce del dato empirico, si trovano in condizione di vulnerabilità. L'eventuale approvazione del d.d.l. Zan et Alii, oggi all'esame del Parlamento, consentirebbe di ottemperare autenticamente all'imperativo costituzionale dell'uguaglianza e di creare le condizioni perché la pari dignità delle persone venga rispettata nel nostro Paese, in accordo con gli artt. 2, 3 e 21 Cost
The reform of crimes against equality, currently under discussion in the Italian House of Representatives, aimed at amending Articles 604-bis and ter of the Italian Criminal code on violence or diacrimination on grounds of sex, gender, sexual orientation or gender identity, introducing measures to prevent and compact these forms of discrimination, alongside the measures already envisaged for racial, ethnic and religious discriminations, is aimed at fully implementing the principle of equality, set out in Art. 3 of the Italian Constitution, providing a reinforced protection to subjects who, according to victimology, in light of empirical data, are in a condition of vulnerability. Should the Zan et Alii bill, currently standing before Parliament, be passed, we would be able to truly comply with the constitutional imperative of equality and create the conditions in order for equal dignity of people to be honored in our country, in compliance with articles 2,3 and21 of the Italian Constitution.
