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Manfredi Bontempelli
In an uneven regulatory framwork, which is also difficult to reconstruct, the evolutionary path undertaken by the case-law to strengthen third-party guarantees in the face of seizures ordered by criminal courts appears to be non-linear and marked by some setbacks. The consolidated judicial practice links the protection of property and property rights to the rules that limit the seizure and confiscation power in the presence of properties belonging to people unrelated to the crime, or rights acquired by third parties in good faith. Conversely, the recognition of creditors' privileges is less obvious, also and mainly in the relationship between criminal seizures and bankruotcy proceedings. The aptoval of the new Italian crisis and insolvency code marks a turning point by extending the asset prevention measures set out in the so-called anti-mafia code to all forms of seizure enactes as criminal confiscations. The whole matter is also affected by the recent case-law established by the Italian Supreme Court which, in an important in-chambers opinion, acknowledged the power of a bankruptcy trustee to challenge orders issued on in remprecautionary measures.
In un quadro normativo disomogeneo e di difficile ricostruzione, appare non lineare e seganto da alcune battute d' arresto i percorso evolutivo affrontato dalla giurusprudenza per potenziare le garanzie dei terzi di fronte ai sequestri adottati dal giudice penale. La prassi giudiziaria consolidata aggancia la tutela della proprietà e dei diritti reali alle norme che limitano il potere di sequestro e confisca in presenza di beni appartenenti a persone estranee al reato, oppure di diritti acquisiti dai terzi in buona fede. Risulta, invece, meno scontato il riconoscimento delle prerogative dei creditori, anche e sopratutto nei rapporti fra sequestri penali e procedure conscorsuali. L' approvazione del nuovo codice della crisi d' impresa e dell'insolvenza imprime una svolta, con l' estensione a tutte le forme di sequestro in funzione di confisca penale del regime previsto dal cod. antimafia per le misure di prevenzione patrimoniali. Sull'intera materia incide peraltro il recente approdo della giusrisprudenza della Corte di cassazione che, con un'importante pronuncia a Sezioni Unite, ha riconosciuto al curatore fallimentare la legittimazione ad impugnare i provvedimenti sulle misure cautelari reali.
