L’"ambizione civile" posta da Andrea Giardina a fondamento del suo progetto storiografico, Italia plurale: un’apologia del meticciato, recupera nella storia dell’Italia civiltà e vicende di popoli autoctoni o immigrati nel corso dei secoli. La finalità dell’opera è stata quella di porre in evidenza le molteplicità etniche e culturali, da quelle remote a quelle più recenti, delineando l’idea di un’Italia plurale, posta con convinzione come antidoto a una presunta "identità" di ispirazione sovranista.