Questo articolo ricostruisce la vicenda biografica di Tommaso Fiore, intellettuale ed esponente del Partito d’azione e del Partito socialista italiano, nell’arco cronologico compreso tra la fine della Seconda guerra mondiale e gli anni settanta. Attraverso l’analisi della produzione saggistica di Fiore, così come di svariato materiale archivistico, in particolare l’epistolare Fiore conservato presso la Biblioteca Nazionale di Bari, questo saggio cerca di porre rimedio all’evidente vuoto storiografico su Fiore nel corso del secondo dopoguerra. Vi sono inoltre altre due motivazioni alla base del presente lavoro: da un lato, esaminare le difficoltà incontrate dagli intellettuali nel riuscire ad influenzare le scelte politiche e programmatiche compiute dai partiti di massa nel corso della Guerra fredda; dall’altro, riflettere sulla stessa prospettiva perseguita dal Psi dinanzi alla "questione meridionale".