Sassari, Italia
II saggio ripercorre la genesi dei crimini d'odio, affrontando il tema in una prospettiva intemazionale, comparatistica e politico-criminale. Tale ricostruzione, dalla definiizione dell'Osce sino al recepimento della concezione nella dottrina penalitica e criminológica, evidenzia la complessità del concetto e la difficoltà di individuare un numeras clausus di categorie protette. Inoltre il saggio descrive, in ottica comparatistíca, la legislazione inglese ed americana in materia, per trarne suggerimenti utili de lege ferenda. La prospettiva politico-criminale consente di enucleare le ragioni, interne al diritto penale, a favore della punizione dei crimini d'odio. Da ultimo, il saggio problematizza la indefinita categoria dell'hate speech, ossia del discorso d'odio, appartenente al genus degli hate crimes, che si pone in tensione con la libertà di manifestazione del pensiero e con alcuni principi penalistici. II saggio si conclude con la presa d'atto della natura di crimini speciali dei crimini d'odio
This essay provides an overview of the origín of hate crimes and deals with the tapic from an international, comparative and criminal policy perspective. This reconstruction, which starts from the OECD definition and ends with the transposal of the concept in the criminal and criminological sclence, shows how complex this concept is and how dijficult it is to identify a numerus clausus of protected categories. Then the essay describes, from a comparative perspective, the English and American legislaíion on the subject, in order to draw useful hints on a de lege ferenda basis. The criminal policy perspective allows to identify the reasons, belonging to the criminal law, why hate crimes should be punished. Finally, the essay focases on the critical notare of the indefinite category of hate speech, which belongs to the category of hate crimes, which clashes with the freedom of expression and with some criminal law principles. The essay ends with a recognition of hate crimes as special crimes.