Mediterranean Diaspora pone i presupposti teorici per una rilettura delle dinamiche politiche durante il XIX secolo, mostrando la centralità dell’esilio in quanto momento di riflessione e di scambio all’interno dei movimenti liberali. Il bacino del Mediterraneo si configura meno come uno spazio geografico ben definito di quanto invece non si riveli un’entità concettuale in cui si costruisce, attraverso un gioco di trasmissione, contaminazione e riappropriazione, un pensiero liberale destinato a percorrere tutto il continente europeo.