L’articolo analizza gli strumenti giuridici con cui l’ultima riforma della Politica Agricola Comunitaria interviene nella regolazione della filiera agroalimentare e che si riflettono sulla tutela del lavoro in agricoltura. Tra gli strumenti di governo privatistici, il cui ruolo è ormai preponderante nella regolazione dei rapporti tra imprese nella filiera (organizzazioni dei produttori e organizzazioni interprofessionali), la negoziazione del prezzo e la definizione di norme di comportamento degli aderenti sono i meccanismi che possono incidere maggiormente sulla protezione dei lavoratori agricoli. Parallelamente, cresce l’attenzione per la tutela del lavoro in agricoltura tra le condizioni per l’accesso a misure di sostegno. Entrambi gli aspetti (privatistici e pubblicistici) della regolazione dei mercati agroalimentari interpretano le finalità enunciate dal Trattato alla luce delle nuove esigenze di protezione delle imprese agricole che emergono in un mercato globalizzato.