In 2011, the Spanish Parliament amended article 135 of its Constitution and introduced the principle of financial and budgetary stability, strict control over public administration and Autonomous Community budgets, limits on public spending and the structural deficit. The effect of this reform was to strengthen the State’s supervisory powers and financial control over the Autonomous Communities and a greater role in areas reserved to the Communities’ jurisdiction. The financial constitution, in time of crisis, changes its meaning, in the light of the strong link between national legislation and European rules concerning public finance.
Il Parlamento spagnolo, nel 2011, ha proceduto alla modifica dell’art. 135 della Costituzione, al fine di introdurvi il principio di estabilidad presupuestaria, un rigido controllo sui bilanci delle pubbliche amministrazioni e delle Comunità Autonome, nonché apporre un tetto alla spesa pubblica e limiti al deficit strutturale, al fine di salvaguardare la solidità delle finanze nazionali spagnole. La riforma costituzionale ha prodotto una forte centralizzazione del quadro normativo di riferimento in tema di bilanci e spesa pubblica, un rinnovato ruolo “dominante” dello Stato, in funzione di “supervisore” sull’autonomia finanziaria autonomica. L’autonomia finanziaria delle Comunità Autonome ne risulta, infatti, compressa e svilita, stretta tra gli angusti limiti finanziari implementati dalla Legge Organica 2/2012. La Costituzione finanziaria, in tempo di crisi, muta di senso, a fronte della stretta interconnessione esistente tra la legislazione nazionale e le regole sovranazionali in materia di finanza pubblica.