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Ferrara, Italia
National courts and legal scholars have a long-established interest in the topic of public-private partnership in health-care systems, in order – among other things – to situate it among the traditional categories of public law. On the one hand, the opening of the sector to market values has challenged established views about the role of private operators in this system, read in the light of public service objectives. On the other hand, the public character of the sector has recently received more emphasis due to the need to control and reduce public expenditure. Hence the need to review the position of private operators in the National Healthcare Service in the framework of legal institutions regulating the public-private relationship. The essay argues that the partial opening of the healthcare system to market rules has entailed neither the loss of the prevalence of “public service” interest over the free economic initiative of private operators, nor the decline of public authority to wield discretional powers.
Il rapporto pubblico-privato nel sistema sanitario è stato per lungo tempo tema di interesse dottrinale e giurisprudenziale, anche con l’obiettivo di una ricostruzione dogmatica secondo le categorie classiche degli atti amministrativi. L’apertura del settore sanitario a principi e regole di mercato incentrate sulla libertà di iniziativa economica ha messo in discussione assunti consolidati sul ruolo degli operatori privati nel contesto di un sistema a forte caratterizzazione di servizio pubblico. Per contro, proprio l’inerenza pubblicistica del settore (strettamente riconducibile alla primaria esigenza di tutela della salute) ha trovato rafforzamento in correlazione a ulteriori interessi prioritari, di recente qualificati dall’emergenza (contenimento della spesa pubblica). Di qui l’interesse a una rilettura della posizione della sanità privata all’interno del Servizio sanitario nazionale e degli istituti disciplinanti il rapporto pubblico-privato. In questo quadro, l’apertura a logiche di mercato non sembra aver implicato né il superamento della “funzionalizzazione” dell’attività dei privati rispetto ai preminenti obiettivi del Servizio sanitario, né una completa allocazione nella sola fase della programmazione del potere pubblico, trovando questo espressione, di norma, in forme non unilaterali bensì negoziali.
