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Milán, Italia
This article examines some procedural rules concerning the adversarial principle meant as a procedural guarantees of parties before the administrative judge and as an instrument to grant the lawfulness of the administrative judgments. In this respect, the author supports a different view from the one dominant in the jurisprudence of the Administrative Court of Appeal, here critically reviewed.
Il contributo esamina alcune regole processuali collocate all'incrocio tra contraddittorio come garanzia delle parti e come strumento per la giustizia della decisione. La tesi sostenuta — peraltro compatibile con le indicazioni provenienti dalla Corte EDU — è che soltanto la lesione del contraddittorio come garanzia delle parti comporta la nullità della sentenza (che si converte in motivo di sua impugnazione e, stante l'art. 105, comma 1, c.p.a., prelude alla rimessione della causa al Tar), mentre si gioca sul diverso versante della giustizia/ingiustizia della decisione la sorte della sentenza resa in violazione del principio di collaborazione del giudice con le parti (o, se si preferisce, del contraddittorio come instrumentum veritatis). Inevitabile diviene, allora, la critica della giurisprudenza del Consiglio di Stato, che — non illuminata dalla dottrina — non scevera tra contraddittorio come garanzia delle parti e come strumento per la giustizia della decisione, finendo per sanzionare con la nullità ogni violazione, da parte dei Tar, delle menzionate regole processuali
