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L'articolo propone un'analisi delle implicazioni connesse alla concezione paritaria della giustizia amministrativa auspicata e descritta da Feliciano Benvenuti già a partire dagli anni '60, sulla cui attualità insistono le persistenti reminiscenze oggettive del processo amministrativo.
L'analisi si concentra sia sugli aspetti processuali, nei quali il residuo margine di operatività della formula è più evidente (istruzione e valutazione della prova, principio della domanda e rapporto cognizione-esecuzione), sia sul fronte organizzativo, richiamando il progetto di riforma del Consiglio di Stato proposto da Benvenuti al fine di superare le criticità legate al cumulo di funzioni.
Lo scritto, infine, mostra come l'assimilazione tra cittadino e persona, ricavabile dal concetto "diritto amministrativo paritario", suggerendo il superamento dei confini territoriali, abbia anticipato le prospettive delineatesi con il riconoscimento della cittadinanza europea.
The article examines the implications related to the equal administrative justice concept, advanced by Feliciano Benvenuti as far back as the 60's and brought up-to-date by the long-lasting objective echoes of the administrative process The analysis focuses first of all on the procedural aspects, in which the relevance of equal administrative justice is more evident: the rules of evidence, the claim principle, and the link between process and enforcement. Then it looks at the organizational side, referring to the State Council of State reform project proposed by Benvenuti, in order to overcome the different issues related to the functions' overlap.
Finally, the paper shows how the assimilation between the 'citizen' and the 'person', obtainable by the concept of equal administrative law, has anticipated the perspective of a European citizenship.
