Padova, Italia
Prendendo le mosse dalla storiografia sui siti fortificati del tardo Medioevo, il saggio si propone di indagare, in maniera approfondita, spazi meno conosciuti della guerra rinascimentale, come arsenali, fonderie e fucine. I «pratici» e le loro armi, infatti, hanno finora suscitato uno scarso interesse fra gli studiosi, specialmente in un contesto, quale quello fiorentino, su cui pesa ancora, in ambito bellico, il pregiudizio machiavelliano sugli eserciti mercenari. Partendo dalla documentazione prodotta dalle magistrature repubblicane, si è così ricostruito il ruolo della domanda pubblica nella costruzione di nuovi siti produttivi, nell’introduzione di migliorie tecniche, nel traffico delle merci, nella circolazione di «pratici», come fonditori ed artiglieri, e nella formazione delle loro conoscenze.
Developing the historiography regarding medieval fortifications, this paper aims to examine the lesser-known spaces of Renaissance warfare, such as arsenals, foundries, and forges. The context of this analysis is the Florentine Republic of the fifteenth century, whose statesmen have often been blamed for their lack of interest in warfare. Nevertheless, a study of the primary sources produced by the military institutions of the Republic reveals the crucial importance of the role played by the public demand in the construction of new manufacturing facilities, in the introduction of technical innovations, in the trade of materials, in the circulation of craftsmen, and in the formation of their practical skills.