Starting from the lively ongoing debate about the adequacy of current contractual hermeneutic rules in the overall size of the markets, this essay retraces the meaning attributed to "public policy" in the various reference conterxts in which it came to be articulated, trying to grasp the light of the main distinction based on the oneorus or free nature of legal performance and the related interpretative capacity, the evolution of variously endeavored clause in the recent case law for cross-purposes than the traditional dual classification of the subjective situations available and unavailable.
Partendo dal vivace dibattito in corso circa l'adeguatezza delle attuali techniche di ermeneutica contrattuale nella dimensione globale dei mercati, il contributo ripercorre il siginificato attribuito all'"ordine pubblico" nei diversi contesti di riferimento in cui è venuto ad articolarsi, cercando di cogiliere, alla luce della principale distinzione fondata sulla natura onerosa ovvero gratuita della prestazione e della correlata portata interpretativa, l'evoluzione della clausola variamente adoperata nella recente giurisprudenza, per finalità trasversali rispetto alla tradizionale dicotomia delle situazioni soggettive disponibili ed indisponibili.