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Molte seconde Camere sono al giorno d’oggi incapaci, in misura diversa, di portare a termine la funzione ad esse assegnata di rappresentare gli interessi subnazionali. Il presente articolo si propone di verificare fino a che punto il Consiglio federale dell’Austria riesca a svolgere questo ruolo, sia a livello dell’applicazione formale delle regole costituzionali sia nella prassi politica ed istituzionale.
L’altro obiettivo è quello di capire se l’esperienza austriaca possa essere utile per valutare la parabola del Senato italiano. A tale scopo, il presente contributo illustra in primo luogo l’assetto istituzionale della seconda Camera austriaca, soprattutto per quel che riguarda il ruolo degli enti intermedi nella nomina dei membri del Senato e la composizione di quest’ultimo. In secondo luogo, il contributo indaga i rapporti del Consiglio federale con gli organi legislativi ed esecutivi degli enti intermedi austriaci, i Länder. Si concentra poi sulle funzioni della seconda Camera correlate ai Länder, in particolare sulla partecipazione al processo legislativo. Questa analisi è funzionale a una valutazione complessiva dell’effettiva capacità del Consiglio federale di svolgere una funzione di rappresentanza degli interessi subnazionali, offrendo spunti di riflessione per la riforma costituzionale in corso in Italia.
