La competizione militare permanente e globale per l�egemonia in Europa che coincise con la seconda fase delle Guerre d�Italia (1536-1558) determinò la mobilitazione massiva delle risorse umane, finanziarie e cognitive a disposizione delle due dinastie concorrenti, gli Asburgo ed i Valois. I limiti anche organizzativi delle nascenti burocrazie statali inibirono la gestione centralizzata di uno sforzo bellico prolungato e imposero il ricorso ai patrimoni dei grandi casati fedeli alle monarchie e, soprattutto, alle loro reti di relazioni personali, orizzontali e verticali. Il saggio analizza la rilevanza militare del rapporto tra �patrono� e �cliente�, delle connesse dinamiche di scambio di favori e servizi e dei riflessi di queste sulla struttura e le modalità di reclutamento di due tipologie di reparti � impegnati nella difesa del Ducato di Milano agli albori della dominazione asburgica �, la compagnia di cavalleria pesante e la compagnia di fanteria italiana.