L�articolo si propone l�obiettivo di valutare gli effetti della legge di riforma (D.M. 45/2013) sui dottorati in discipline storiche. Il confronto tra i dati MIUR relativi ai dottorati post-riforma (XXIX e XXX ciclo) con i dati pregressi, a partire dal XIX ciclo, permette di evidenziare l�andamento generale della trasformazione dei dottorati da "nucleari" a "allargati" o multidisciplinari. Ne emerge un quadro tale per cui la diminuzione del numero dei dottorati in storia a causa degli accorpamenti, la creazione di dottorati dipartimentali legati ad un numero borse e la compressione di una grande varietà di saperi in contenitori onnicomprensivi si rivelano elementi penalizzanti per i dottorati di area 11 più che per tutte le altre aree. Il feedback dei dottorandi, intervistati nel corso dell�indagine, non giunge a risultati differenti: la perdita del confronto all�interno del settore di ricerca specifico e la scarsa efficacia dell�offerta didattica multidisciplinare fanno rimpiangere o desiderare scuole di dottorato tematiche. L�articolo conclude dunque con alcune proposte operative, dirette a invertire la rotta che sta portando i dottorati in discipline storiche ad una progressiva marginalizzazione all�interno delle discipline umanistiche, a loro volta sempre più indebolite dal confronto con quelle tecnico-scientifiche